Ho tra le mani un testo su Visual Basic 6, una guida completa. Si chiama “Programmare Microsoft Visual Basic 6.0” – Sviluppo rapido di applicazioni a 32 bit e programmazione a oggetti, con tanto di CD-ROM contenente oltre 2MB di codice di esempio. Un libro tascabile, se per tasca intendi una valigia, di circa 1100 pagine.

Questo linguaggio è stato ufficialmente abbandonato l’8 aprile 2008, tuttavia la squadra di Visual Basic è impegnata a renderlo compatibile con i nuovi sistemi operativi persino Windows 10! Una nutrita schiera di programmatori utilizza ancora questo linguaggio di programmazione. Ma perché abbandonare Visual Basic 6.0? Era un linguaggio di fama mondiale, un materiale con cui realizzare di tutto, semplice, intuitivo. Con solo 7 note si possono comporre infinite canzoni, con il VB6 infinite applicazioni.
I suoi vantaggi si riscontrano nella facilità d’uso (non è richiesta indentazione o punteggiatura), nella possibilità di disegnare interfacce grafiche anche complesse in maniera semplice e pratica e soprattutto visuale, nel pratico accesso alle basi dati (ecco il motivo per il quale vi sono stati realizzati non pochi software gestionali). Inoltre, è possibile sostituire il codice direttamente in fase di debug.
Visual Basic 6? Non è .NET.
Microsoft ha deciso di rimpiazzarlo col più performante (e forse, più pesante…passatemelo) Visual Basic .NET. La sintassi è simile al Visual Basic 6, ma non è pienamente compatibile con il suo predecessore. Sono state introdotte tutta una serie di funzionalità tipiche del .NET Framework, come “remoting”, “Web service”, “Servizi Windows”, ADO.NET e il completo supporto alla programmazione a oggetti (ereditarietà, polimorfismo, ecc.). Un’ulteriore successore è il Visual C#, moderno, versatile e completo allo stesso tempo.
Ci sono numerosi sviluppatori che tutt’ora richiedono un aggiornamento del Visual Basic 6. Se uno strumento funziona bene e ti semplifica la vita, perché sostituirlo? Numerosi programmatori, dopo anni di studio e di lavoro si sono resi conto di non poter programmare in Visual Basic .NET e che sarebbero stati costretti ad utilizzare un nuovo linguaggio in quanto Microsoft non ha rispettato la backward compatibility, imponendo di fatto un cambiamento non richiesto. C’è da dire che il passaggio non era indolore e che molti si sono resi conto che sarebbe stato meglio tornare indietro e restare nei confini del 1999.
Il Visual Basic 6 nel 2020
Molti programmatori hanno preferito restare nella loro nicchia tranquilla e utilizzano ancora Visual Basic 6. Se uno strumento funziona bene e ti semplifica la vita, perché sostituirlo? Il progresso va bene, se aumenta la comodità! Se il vecchio televisore aveva il telecomando e quello nuovo non ce l’ha, preferirai il primo televisore o il secondo? 🙂 Gli sviluppatori di vecchia data, inoltre, preferiscono viaggiare sul sicuro e utilizzare ciò che per loro rappresenta lo strumento da sempre utilizzato per il loro lavoro.
A ciò si aggiunge anche lo stesso ragionamento che si fa con il COBOL. Io lo chiamo “il dinosauro perfetto che non muore mai”. Nonostante abbia 60 anni alle spalle, resta il valido alleato degli istituti bancari. Se uno strumento funziona bene e ti semplifica la vita, perché sostituirlo? Lo abbiamo capito!!!!! E questo vale anche per i programmi in sè.



Ci sono interi moduli di contabilità scritti, migliorati, riveduti e aggiornati con funzionalità aggiunte nel tempo. Ci sono interi software aziendali che sono cresciuti assieme alle aziende stesse e che funzionano come un orologio svizzero. Credete che gli sviluppatori vogliano dover riscrivere tutto senza certezza di poter avere un nuovo software che funzioni perfettamente come il precedente in nome del progresso imposto dalla Microsoft? Credete che ci siano aziende che intendano convertire il loro software o passare ad uno nuovo investendo ingenti somme in nome del progresso imposto dalla Microsoft? Solo se l’azienda è stanca del vecchio software, ma se ci si trovasse bene? Cosa farebbe? Semplicemente si terrebbe tutto com’è, fin quando si può.
Dunque, Microsoft, ce lo darai mai un Visual Basic 7?



Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.