I server rack sono sicuramente una delle apparecchiature informatiche più affascinanti che ci sono. E sono anche molto costosi. Tuttavia, il ricambio di questi computer nelle aziende è spesso breve e dopo qualche anno sono già disponibili su eBay per poche centinaia di euro. Facendo un giro tra gli annunci, infatti, ci sono moltissimi server rack con prestazioni niente male e tenuti in ottime condizioni. Possono essere utilizzati come server o workstation, di sicuro un modo per chi vuole studiare il mondo dei server senza spendere un patrimonio.

Ultimamente ho acquistato questo Dell PowerEdge R210. A vederlo non sembra niente male e infatti non lo è. Monta un processore Intel Xeon L4326 da 1.78GHz Quad Core con 8 processori virtuali e 16GB di RAM.



L’ho testato per diversi giorni come server e come workstation. Sul controller SAS ci ho installato un SSD da 240GB e un HDD da 320GB SATA, perciò non ho potuto sfruttare al massimo la tecnologia SAS. SAS e SATA condividono gli stessi connettori ed è possibile utilizzare i dischi della seconda tecnologia sulla prima ma non il contrario. La differenza è che la tecnologia SAS è molto più avanzata in termini di gestione dei carichi, inoltre le unità sono progettate per funzionare 24/24 al massimo delle prestazioni.
Nonostante sia una macchina del 2011, ho installato senza problemi Windows Server 2019 e devo dire che va alla grande. L’impegno delle risorse è minimo ed è possibile gestire anche 2 o 3 macchine virtuali HyperV.



E non lo provi neanche con un videogame? Come server Minecraft il Dell PowerEdge R210 è molto performante, i tempi di avvio sono molto brevi e il gioco è fluido. Ovviamente, il tutto dipende dal numero di giocatori, dalla connessione ad Internet, etc.
Dimentica amici e vicini…
Chi non lavora con i server forse non sa che fanno un rumore bestiale. Innanzitutto, non credo sia umanamente possibile accenderli di notte se si vive intorno ad altra gente. Le tre ventole presenti all’interno del cabinet arrivano sino a 15.000 giri al minuto e in fase di boot vengono portate sempre alla massima velocità per tutta la durata dei self-test.



Una volta entrati nel sistema operativo il rumore è appena tollerabile, anche se a lungo andare provoca stordimento. Un modo per ridurre la velocità è tramite il controllo remoto. In genere l’operazione può essere effettuata tramite un’interfaccia Web per amministrare il server, ma in questo caso non era presente la scheda aggiuntiva e mi sono dovuto arrangiare tramite l’ipmitool.
L’ipmitool, in poche parole, permette di modificare o leggere i parametri del server in remoto. Difatti, all’avvio, è possibile impostare l’indirizzo IP al quale potersi collegare via LAN. Un esempio di comandi che si possono inviare è quello del controllo manuale delle ventole. Ho scritto un piccolo script per l’ipmitool su Linux che permette di disattivare il controllo automatico ed inserire un numero da 0 a 64 (velocità massima) per regolare i giri delle ventole.



Tuttavia, l’inserimento del controllo manuale nuoce gravemente alla salute (non solo del server 😉 ) e comporta ansie e preoccupazioni! Difatti è necessario avere un occhio su SpeedFan per vedere se il Dell PowerEdge R210 sta per andare a fuoco o meno e regolare di conseguenza la velocità delle ventole. Devo dire che se portate ad un livello di 30-40 garantiscono una temperatura della CPU di 31°C. Se lasciate ad un rumore accettabile (quindi su livelli dai 10 ai 16) è facile che le temperature sotto sforzo arrivino a più di 60°C.
Ed è qui che entra in gioco l’avere uno Xeon: questo tipo di CPU scalda molto più facilmente rispetto ad un normale Intel Core, oltre a consumare anche di più.
A vostro rischio e pericolo, vi lascio lo script per regolare la velocità delle ventole tramite Ipmitool per Linux
echo Dell Poweredge R210 Fan Speed echo Inserire velocità ventola read var ipmitool -H 192.168.1.87 -U root -P m1200t raw 0x30 0x30 0x01 0x00 ipmitool -H 192.168.1.87 -U root -P m1200t raw 0x30 0x30 0x02 0xff 0x$var
Se avete dei consigli per ridurre il rumore sono ben accetti nei commenti!
Unica pecca, la scheda grafica



I server sono fatti per essere utilizzati in remoto. Lo so. Perciò è inutile metterci una scheda grafica capace di fare anche le cose più semplici come mostrare un documento di Word su uno schermo di 1920×1080 (risoluzione che neanche supporta, l’ho inserita manualmente nel registro di sistema e il risultato è sufficientemente accettabile). Questo perché al suo interno è presente un Chip Video Matrox da 8MB. In poche parole, una scheda video del ’98, perfetta per giocare a Doom. A tal proposito, così per puro caso, ti consiglio questo articolo Come trasformare un server in un PC da gaming economico
La scheda madre del Dell PowerEdge R210 ha uno slot PCI Express, peccato che sia occupato dal controller SAS e quindi dalle porte per le unità disco. L’unico modo è scollegare il SAS e attaccare i dischi direttamente alle porte SATA sulla mobo e aggiungerci una scheda video. Ma questo sarà l’argomento per un prossimo articolo.
Conclusioni
Avere un server rack in casa è sicuramente un vanto per amici e colleghi. Come piccolo server sperimentale, domestico o aziendale con carichi non eccessivi reputo sia ancora adatto ad offrire tanti servizi senza alcun problema. Ci sono aziende che utilizzano ancora queste macchine senza problemi. Dopotutto, è pur sempre un Dell PowerEdge.
Ah, se magari s’aprisse
Dimenticavo che lo chassis non si apre più. Non so come o dove si sia incastrato, ma non si apre più e non posso più metterci neanche la scheda video. Vi terrò aggiornati…..



Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.