Forse Apple si è dimenticata di essere nata come un’azienda di Personal Computer. Questa dimenticanza le ha fatto perdere molto l’orientamento…
Apple continua a deludere. Dopo il MacBook Pro fatto di sole USB di Tipo C, senza un tasto Esc ed una barra touch-screen apparentemente inutile, le voci degli appassionati (ma anche degli utenti) si iniziano a sentire. L’azienda di Cupertino sembra non solo aver perso la creatività e l’ingegno, ma anche quel senso di innovazione e stupore che ci ha sempre dato negli anni.
Mi spiego meglio. La Apple, oramai, si è adattata allo stile degli altri produttori, i programmi sono ormai analoghi, ma soprattutto l’hardware è lo stesso, anzi spesso inferiore. Che i Mac costassero troppo lo sapevamo, ma prima il costo era almeno giustificato. Sotto “il cofano” di un computer Apple era tutto diverso, prima. All’epoca vi erano persino delle CPU con differenze radicali. Ma vabbé, dal 2005 viva Intel! Il Mac continuava a stupire, comunque. Aveva sempre quel pizzico di innovazione, quel senso di soddisfazione e meraviglia che si provava quando lo si acquistava. L’hardware di un Mac era sempre e comunque potente, migliore, affidabile. Il software imbattibile, semplice e perfetto.
Mac Pro: la prova di tutto
Ora, invece per fare un esempio, i Mac Pro (non i MacBook Pro) sono solo dei gioielli costosi con un hardware obsoleto. Sapete a quando risale l’ultimo modello? Al 2013. Un prodotto ad un prezzo proibitivo che alla fine, internamente, ha componenti già vecchi di 4 anni. Uno di questi non lo usa di certo tuo cugino per montare il video della cresima, ma videomaker professionisti che vogliono di certo il massimo. Il professionista, però, dovrebbe sapere che la scelta di un computer Apple non è più la migliore da qualche anno, anzi! Meglio un bel PC con un Intel i7 di ultima generazione e chissà quanto di RAM all’ultimo grido, di un Macintosh. Alla fine, Adobe Premiere ci gira lo stesso, no?
Sapete a quando risale l’ultima versione di Mac Pro? Al 2013. Un prodotto costosissimo che alla fine, internamente, ha componenti già vecchi di 3 anni.
Si era capito, Apple ormai si è affezionata agli utenti che comprano iPhone (il 30% fra gli utenti smartphone – fonte: netmarketshare): il Sacro Graal delle vendite dal 2007. Ma non è così che si fa: non si abbandona un intero settore (tra l’altro importante) per uno stupido prodotto di massa!

Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.