Windows Sandbox non è una delle feature più conosciute o pubblicizzate da Microsoft, eppure è uno dei primi tentativi di rendere un ambiente virtuale o “Virtual Machine” più accessibile ad un pubblico non esperto.
Introdotto inizialmente con Windows 10 versione 1903, più precisamente dalla build 18305 in poi, Sandbox si è dimostrato sin da subito un’alternativa alle macchine virtuali più comuni, arrivando a pareggiare, o in alcuni casi anche a superare, il livello di sicurezza offerto da quest’ultime.
Virtual machine:
La virtualizzazione è un concetto nato agli albori dell’informatica e ad essa si riferisce la possibilità di rendere le risorse hardware in risorse virtuali. Così facendo si va a creare quella che è a tutti gli effetti una barriera virtuale tra Software e Hardware, limitando così l’intervento che gli applicativi possono avere sulla propria macchina.
Windows Sandbox quindi non è altro che un ambiente virtuale leggero, già compreso in Windows, capace di racchiudere Software che potrebbero essere dannosi al PC, permettendoci pertanto di testarli senza la paura che essi possano danneggiare in qualunque modo i nostri dati.
Come abilitare Sandbox su Windows 10:
-Compatibilità
La funzionalità Sandbox purtroppo è limitata soltanto ai possessori di Windows 10 Pro, Enterprise o Education con build 18305 o successiva. Quindi, almeno per ora, non sarà possibile l’utilizzo di questa feature ai possessori di Windows 10 Home Edition.
Se non siete sicuri della vostra versione corrente di Windows non vi basterà altro che aprire la finestra di dialogo “Esegui” premendo la combinazione di tasti Windows + R;

E successivamente digitare “winver” nella barra di ricerca.
Vi si dovrebbe aprire quindi una finestra informativa di tutte le caratteristiche del vostro PC:



Ulteriormente è anche importante controllare che la virtualizzazione UEFI sia attiva, per fare ciò basterà aprire la gestione attività e controllare che la voce “virtualizzazione” nel menu “Prestazioni” indichi “Abilitato”.



-Abilitare Sandbox dalle funzionalità Windows
Sandbox per ora rimane una funzionalità aggiuntiva di Windows, perciò dovremo abilitarla manualmente per poterne fare uso.
- Nella barra di ricerca di Windows digitate “attiva o disattiva funzionalità di Windows” e cliccate il primo risultato dell’elenco.



- Una volta aperta la finestra con le funzionalità di Windows assicuratevi che la voce “Sandbox di Windows” abbia la spunta attiva, premete OK e successivamente riavviate il computer come richiesto da Windows.



- Completati gli aggiornamenti di Windows ecco che vi comparirà una nuova app nel menu Start, se non dovesse comparire vi basterà digitare “Sandbox” nella barra di ricerca.
Ecco installato Windows Sandbox!
Una volta aperto Sandbox Windows 10 creerà un ambiente virtuale chiuso dove potrete installare e provare tutti gli applicativi di cui non avete certezza della legittimità, lasciando inalterato il vostro Sistema Operativo e file presenti in esso.



-Note aggiuntive
Sandbox è concepito per essere una macchina virtuale temporanea, questo implica che, a differenza di altre macchine virtuali, alla fine di ogni sessione verranno cancellati tutti i file creati durante la virtualizzazione della macchina.
L’impatto prestazionale di Sandbox, come ogni altra macchina virtuale, è abbastanza elevato, quindi è importante tenere a mente che vi sarà un calo delle prestazioni alle applicazioni virtualizzate.
Windows Sandbox è uno strumento sottovalutato di cui pochi ne conoscono l’esistenza e certamente possiede le potenzialità per divenire il successore di tutte le macchine virtuali fino ad oggi popolari.
Il futuro di Sandbox rimane dubbioso e certamente dipenderà da quanto Microsoft si impegnerà a supportarlo con aggiornamenti riguardanti la sicurezza e l’inserimento di nuove funzionalità.



Appassionato Informatico con più di dieci anni d’esperienza nella creazione di videogiochi, conoscenza elevata del linguaggio di programmazione C Sharp, Java e dei motori di gioco Unreal Engine ed Unity. Attualmente Scrittore per il blog GrecTech.