Non pochi utenti si sono lamentati dell’interfaccia grafica di Ubuntu, ormai presente da un po’, con quella barra laterale un po’ scomoda e che spesso riduce le prestazioni. Io, essendo utente di Ubuntu dal lontano 2007, sentivo la nostalgia della vecchia interfaccia Gnome semplice e funzionale, allora ho deciso di sfruttare la soluzione messa a punto dagli sviluppatori stessi di Ubuntu in cui è presente la cara e vecchia interfaccia ma le funzionalità e le prestazioni del sistema operativo open source sono le stesse.
Ho deciso di provare Ubuntu MATE sul mio secondo computer portatile HP e sinceramente sono rimasto abbastanza soddisfatto di questa distro. L’installazione è stata semplice e veloce, un po’ come quella dell’Ubuntu standard ed appena installato ha ricercato gli aggiornamenti, oltre all’aver già identificato marca, modello, vita, morte e miracoli del mio computer portatile nel momento dell’installazione. Consiglio di provarlo per chi avesse un po’ di tempo da perdere o per chi avesse necessità di una distribuzione classica ma comunque aggiornata e soprattutto professionale, senza troppi fronzoli ma con temi accattivanti.







Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.