[Arduino Inside] U.A.V. il velivolo dell’IISS Righi di Taranto

Realizzato dagli alunni del corso di Aeronautica dell’I.I.S.S. “A. Righi” di Taranto, U.A.V. utilizza la scheda ArduPilot.

Al corso di Aeronautica dell’Istituto Righi di Taranto, vengono progettati annualmente da alunni e docenti dei velivoli radiocomandati. Quest’anno, però, le cose sono un po’ cambiate! U.A.V. , infatti, ha qualcosa in più!

L’elettronica

Il cervello del velivolo è una scheda ArduPilot APM 2.6. Questa scheda, unisce le componenti base di una Arduino Mega a quelli per il controllo del volo.

Alla scheda sono collegati:

Tutto questo nella parte superiore del velivolo. 

Il vano di carico

Il vano di carico contiene la batteria da 5000mA a 12V ed il misuratore di voltaggio. Al di sopra di questi, vi è la scheda di gestione del motore ad alta affidabilità con un errore di circa 5 rpm.

Il motore

Il motore è un motore brushless trifase (a 3 fasi).

I materiali

Il velivolo è rivestito in polistirolo. Gli interni sono fatti in compensato e balsa. Gli assi sono invece in fibra di carbonio. Di polistirolo è fatta anche la coda.

Registrazioni in volo

La prima cosa che si nota vedendo il velivolo frontalmente, è la videocamera. Attualmente è possibile soltanto registrare dei filmati e visualizzarli dopo il volo, anche se probabilmente potrà successivamente anche trasmettere.

Pilotabile da tutti

La principale differenza con i velivoli realizzati negli scorsi anni nel corso di aeronautica è che questi possedevano un controllo totalmente manuale. L’U.A.V. ha più possibilità di controllo:

Sistemi di Sicurezza

Ciò che più mi ha affascinato di questo progetto è stata l’implementazione dei sistemi di sicurezza, veramente interessanti.

Fail Safe

Il Fail Safe fa un check di tutti i componenti per verificarne il corretto funzionamento. Tra i controlli che questo esegue, vi è anche quello sul collegamento con il comando da terra. Infatti, nel caso in cui questo venisse a mancare il veicolo tenta una riconnessione. Nel caso in cui non riesca più ad averlo attua una procedura che, a seconda delle condizioni atmosferiche:

Rilevamento dei problemi strutturali

Nel caso in cui il velivolo abbia dei problemi strutturali dati da troppe vibrazioni, tenta di ritornare indietro.

Se la batteria si esaurisce

Il velivolo riesce a misurare il livello della batteria. Nel caso in cui questa si esaurisca, inizierà piano piano a scendere utilizzando l’energia restante.

Il codice sorgente

Il codice è abbastanza corposo (immaginate quante cose deve fare). E’ scritto in un dialetto del C ed include anche parti in Java. Alcune sezioni sono scritte tramite il normalissimo Dev C++ ed altre con il software MissionPlan, che permette anche la pianificazione delle rotte automatiche.

I servomotori

Il velivolo comprende anche 4 servomotori per gli alettoni.

 

L’altezza massima è all’incirca di 1500m.

Chi ha contribuito al progetto

Il progetto, diretto dal prof. Amato è stato realizzato con l’aiuto degli studenti del suo corso di Aeronautica, come già detto. Il codice in C e l’accurata descrizione per la realizzazione dell’articolo, invece, è stata fatta da Gianluigi Gigante, studente diplomato presso l’istituto.

Vedilo in azione! (Youtube)