Sono stato un utente Mac dal 2010 al 2015, con un utilizzo in realtà sporadico del mio iMac. Non amavo sinceramente il format di un computer enorme da 24 pollici (ironico come ora abbia un monitor da 27 e lo giudichi anche piccolo), difatti avrei preferito di gran lunga un Macbook.
Ho sempre ammirato i computer e i dispositivi Apple per la loro semplicità che non è così limitante come molte persone dicono. Dire che un Mac o un iPhone sono limitati è come dire ad una persona che usa la macchina unicamente per viaggiare e non è un esperto di meccanica che non può aprire il cofano e cambiare la cinghia di distribuzione. Sinceramente, se utilizzo il dispositivo come uno strumento, perché devo per forza avere tutto questo libero accesso al sistema riducendone la sicurezza e la stabilità.
Non sono un pro-Apple, attenzione. Non sono neanche un pro-Microsoft, seppure io ammiri molto Bill Gates. Non sono neanche una di quelle persone che venera l’open source e Linux. Credo che si sia notato su questo blog negli anni che non ho mai favorito eccessivamente un sistema o un prodotto rispetto ad un altro. Sono una persona così dinamica che neanche riesco a schierarmici. Un giorno uso Windows, uno Linux, uno macOS. Sinceramente, mi piace tutto e vado dove trovo la migliore soluzione per ciò che devo fare.
Ed è per questo che ho diviso i miei vari dispositivi per funzione e non per scelta verso i brand:
- Windows: per il lavoro e lo sviluppo
- macOS: per scrivere i miei libri e dare sfogo alla mia creatività;
- Linux: per i server e per lo sviluppo.
Chiaramente non è che tutti possiamo avere tutti e 3 i sistemi e andremo dove più ci troveremo comodi, con annessi vantaggi e svantaggi. Chi sceglie Windows avrà un ventaglio molto ampio di software che potrà utilizzare e sarà sicuramente compatibile con la maggior parte degli utenti del mondo. Chi sceglie Mac avrà un sistema stabile, sicuro e semplice (oltre che figo). Chi sceglie Linux avrà molto su cui divertirsi, avrà un sistema stabile, duraturo e molto sicuro oltre che leggero e compatibile anche con hardware datato e di recupero. Chi sceglie Windows però avrà da fare aggiornamenti, avrà grattacapi, rischierà i virus ogni 5 secondi (anche se dipende molto dall’utente, sarò sincero). Chi sceglie Mac avrà l’obsolescenza programmata dietro l’angolo, non potrà installare diversi programmi e dovrà sicuramente mettere mani al portafoglio in maniera ingente. Chi sceglie Linux potrebbe dover rinunciare a molti software (seppure questo sistema stia divenendo sempre più supportato).
Sì, ma cosa è cambiato dopo 5 anni?
Dopo questa premessa sul fatto che non esiste un sistema migliore di un altro e che tutto è relativo…vi dirò cosa penso di Mac adesso, dopo un periodo di “ferie”. Ho acquistato un MacBook Air. Non ho potuto godere della potenza del nuovo M1, ma ho dovuto puntare su un Intel. Vi dirò che il Mac mi ha colpito nuovamente nel cuore come tanto tempo fa. Lo avevo acquistato come uno sfizio, un qualcosa da rivalutare e mi ha preso come un colpo di fulmine. Ci sono sicuramente tante funzioni che apprezzo: come Continuity, che si integra alla perfezione con l’ecosistema Apple e permette di dialogare in maniera fluida e rapida tra un dispositivo ed un altro.
Tuttavia, non mi piace molto un aspetto del mio Mac….macOS Monterey. L’interfaccia grafica è un iOS portato sul desktop. Non ci sono più le icone, lo stile, l’interfaccia di una volta. Non è più affascinante come prima, è piatto. Non mi piacciono le icone sul dock tutte simili e con la stessa forma. Non mi piacciono le schermate di dialogo (come i messaggi di avviso o gli errori) che sono in stile mobile. Non mi piace davvero questo eccessivo stile mobile nel desktop. E devo dirvi che su certi versi, mi dispiace, somiglia a Windows 11.
L’usabilità è la solita dei sistemi Apple e sono molto contento di essere ritornato. E’ un mezzo davvero pratico e soddisfacente, oltre che veloce. Le prestazioni di questo Macbook con Windows non sarebbero così eccezionali. macOS ha delle ottimizzazioni impeccabili. La RAM di questo Mac con Windows sarebbe già in overflow, la CPU al 100%.
Windows è un sistema poggiato su dei computer di natura diversa e ognuno con le proprie caratteristiche. macOS è scritto direttamente per i dispositivi sul quale funzionerà e questo sarà sempre un punto a favore di Apple. I sistemi chiusi avranno sicuramente tanti svantaggi, ma in quanto a semplicità e funzionalità restano sempre i migliori.
Non c’è, ripeto, un sistema migliore di un altro. A voi la scelta.

Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.