Ecco una classifica dei 10 siti web divenuti famosi ma scomparsi nel corso degli anni.
Internet è un po’ come il mondo dello spettacolo. Ha le sue mode, i suoi periodi e le sue tendenze. Puoi diventare subito famoso in tutto il mondo così come puoi scomparire e ritornare ad essere uno sconosciuto. Internet dà, internet toglie. C’è da dire che da blogger percepisco sempre questo mare in tempesta. Ci sono periodi di totale vuoto, dove non entra nessuno e altri molto intensi. Questo perché il mio blog ha dei post che seguono le mode sul web o notizie che, poi, rapidamente svaniscono. Fortunatamente il mio sito web continua imperterrito a viaggiare in questo mare in tempesta, essendo comunque un blog con temi generici e sempre aggiornabile. Ma ci sono servizi, social network e tanto altro ancora che è passato di moda a favore di qualcosa di migliore o differente.
#1 MySpace
MySpace è l’esempio eclatante di come un sito web possa morire completamente, lasciando solo delle tracce nei nostri ricordi e sul web. Nato nel 2003, è stato il centro principale di divulgazione del mondo dello spettacolo. Grazie a questo spazio su Internet, artisti e gruppi musicali come gli Arctic Monkeys, Dev, Lily Allen, Adele, i Belladonna, Mika ed i Cansei de Ser Sexy sono diventati famosi in tutto il mondo ancora prima di mettere effettivamente sul mercato i loro dischi [Da Wikipedia, l’enciclopedia libera]. Utilizzato in compagnia di Facebook sino al 2011, ha visto molti tentativi di recupero anche a seguito di bug riscontrati suoi profili. Nello stesso anno ha licenziato il 47% dei dipendenti. Nel 2013 un restyling ha cambiato totalmente l’aspetto grafico, lasciando comunque il social nel dimenticatoio.
#2 WinTricks
Se fossimo stati nel 2005, avrei fatto concorrenza a questo sito ricco di tutorial e recensioni. Fondato nel 1997, arriva a 10 milioni di visite dieci anni dopo. Nel 2008 entra a far parte del gruppo Edizioni Master. Senza sapere cosa sia successo, nel 2016 cessa di essere aggiornato. Nel 2018, gran parte della sua community si è trasferita sul GrecTech Forum.

#3 Lycos
Lycos nasce nel 1994 da un progetto universitario negli Stati Uniti. Dal 1995 al 1999 assiste ad una crescita esponenziale sino a diventare diffuso in 40 paesi del mondo. Viene però poi investito dalla crisi di internet all’inizio del nuovo millennio e viene acquistata dalla spagnola Terra Networks per 5,4 miliardi di dollari. Dopo la vendita, Lycos perde competitività surclassato nella ricerca prima da AltaVista e poi da Google. Nel 2004 le attività di Lycos vengono nuovamente cedute alla coreana Daum Communications Corporation che ne è diventata la proprietaria. Nel 2009, Lycos Italia chiude quasi tutti i suoi servizi, mail compresa.
[Fonte: Wikipedia – L’enciclopedia libera]


#4 Yahoo Answers
Beh, non è proprio scomparso, ma quasi. Avrai sicuramente notato che quasi tutte le domande che cerchi su Yahoo Answers risalgono massimo al 2013. Non è raro vedere ancora tra i risultati quelle domande scritte dai truzzi, i truzzi...chi se li dimenticherà mai. Questo abbandono è motivato, però. A causa del potenziamento del sistema di moderazione dei contenuti nel 2012, Yahoo Answers ha perso la maggior parte degli utenti. Questo perché molti post sono stati eliminati, anche se conformi alle linee guida; altri totalmente inaccettabili rimanevano in piedi anche con le numerosi segnalazioni da parte dei cosiddetti “answerini”.



#5 Netscape
Netscape è stato il browser con cui si è navigato nell’internet primordiale. Di lui ne ho già parlato in un articolo. Come internet Explorer, Netscape Navigator aveva il suo portale con notizie, posta elettronica ed un motore di ricerca.
#6 Digiland Libero
La community di Libero non è più attiva come una volta. Un tempo c’erano chat, siti web, blog e vi si poteva anche trovare l’amore con Cupido. Ho ancora i ricordi dei truz, no scherzo, ho ancora i ricordi di quella community piena di gente. Gente che si dava persino gli appuntamenti dati dalla connessione a tempo, dove ogni minuto si pagava caro. Tutto questo è stato soppiantato dai social e contenitori come Digiland Libero non ce ne sono più.



#7 Windows Update
Windows Update, prima di Windows Vista, era un sito web dal quale scaricare gli aggiornamenti di Windows. Ora è tutto più facile (forse?), perché il servizio di update è già integrato nel sistema operativo. All’epoca dovevamo andare sul sito update.microsoft.com e lanciare il download, che poteva durare ore, dei file di aggiornamento.
#8 AOL
AOL ha ridotto notevolmente i suoi servizi negli ultimi anni. Acquisita nel 2016 da Yahoo!, ha visto la chiusura solo ultimamente dei suoi servizi presenti nell’applicazione per Windows.
#9 La Girandola
Chiuso nel 2016, c’è soltanto il suo ricordo nella Home con un comunicato che dà l’addio a tutti i giovanissimi visitatori che lo hanno seguito negli anni. Basta andare sulla sua Home per leggere al sua storia e venire riportati, poi, al nuovo sito Il Gomitolo con tanti altri contenuti per bambini.



#10 Telecom Italia Network
Tin.it non era altro che il sito del service provider più grande d’Italia: Telecom Italia Net. Il sito web è stato all’inizio inglobato in Virgilio per poi chiudere con la fusione tra TIN e Telecom Italia.
Bene, per questa domenica dedicata a ciò che abbiamo perso nel corso degli anni è tutto. Ricordi di altri siti web che sono scomparsi o non vengono più presi in considerazione? Scrivili nei commenti qui sotto!



Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.