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( voti)Il Retrobright è una procedura abbastanza semplice per togliere l’ingiallimento dalle parti in plastica.
Ci sono molte ricette per il Retrobright, ma quella più semplice è quella che sto per spiegarti. Da quanto ho speso al negozio di prodotti per la casa, direi anche che è anche la più economica.
Perchè la plastica ingiallisce?
La plastica dei computer, la quale non è perfettamente bianca ma di un avano abbastanza chiaro, con il tempo tende ad ingiallire. Questo ingiallimento può essere dato dal fumo e dalla sporcizia…e questo può andar via con un po’ di olio di gomito. Ma, spesso, c’è proprio quel giallo (nei casi peggiori quel marroncino) che è dentro la plastica e solo con il Retrobright può essere rimosso. Questo ingiallimento è causato dal Bromo e dalla luce solare (o meglio, dai raggi ultravioletti UV). Sì, insomma, quelli che ti fanno abbronzare e che fanno male alla pelle. Non è raro infatti, vedere vecchi commodore 64 che sono stati abbandonati in garage in prossimità di una finestra completamente giallo/marroncino.
Lo strato di bromo sulla plastica, utilizzato come liquido ritardante (sostanza che serve a rallentare e a prevenire processi di combustione), invecchia (con l’aggravante della luce solare) diventando giallo.
Veniamo al dunque: Ingredienti.
Per la procedura di Retrobright usata dal canale youtube americano The 8 Bit Guy, ci vogliono:
- Acqua Ossigenata 40 Volumi (facilmente reperibile da un 1l a 3€);
- Pellicola trasparente/Sacchetti trasparenti;
- Luce diretta del sole;
- Un po’ di pazienza.
Come fare
Allora, spalma un po’ di acqua ossigenata 40 vol. sulla superficie in plastica (occorrentemente smontata). Tieni conto che alla fine della procedura dovrai risciacquare tutto con acqua corrente, perciò la parte in plastica deve essere necessariamente smontata e senza parti elettroniche.
L’acqua ossigenata deve essere spalmata uniformemente per evitare di avere un rivestimento a macchie giallo/avano chiaro o bianco. Ricopri il tutto con della pellicola trasparente o inseriscila in un sacchetto trasparente (tipo quelli gelo) con altra acqua ossigenata 40 vol. e metti il tutto al sole. Lascia così per un po’ di tempo e dai un’occhiata ogni tanto o gira nel caso in cui le parti siano due. Alla fine, quando sei sicuro che la plastica sia tornata al colore originale, rimuovi tutto e sciacqua bene con acqua corrente.
I risultati
Bene, ciò che realmente conta. In questo primo esperimento di Retrobright, su parti leggermente ingiallite e poco importanti per la mia collezione (ti pare che rovino un Commodore 64 o un 386?!) i risultati sono stati davvero ottimali.
Tengo a precisare che: il Retrobright è una procedura che richiede molte ore di esposizione alla luce diretta del sole. A seconda del grado di ingiallimento della plastica e delle sue condizioni, dovrai valutare quanto tempo ci vuole. Possono volerci anche giorni!
Caso 1: lo sportellino Olidata
Come avrai visto nelle foto precedenti, lo sportellino era davvero ingiallito. Ecco com’è dopo circa 3 ore di Retrobright sotto luce diretta del sole.
Caso 2: il pulsante INVIO
Come puoi ben notare nella parte inferiore del pulsante Invio, è ancora abbastanza ingiallito. Tieni conto che l’esposizione al sole è stata soltanto di 2 ore e mezzo circa. Nota, comunque, la differenza con il tasto sulla sinistra…è davvero impressionante!



Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.