Il digitale ha tanti punti forti, ma è una rovina per i nostri ricordi. Foto su carta, dischi musicali, lettere e tutto quello che c’era di bello stanno sparendo.
I computer e il digitale hanno rivoluzionato il mondo, si sa. Io infatti, essendo un blogger di tecnologia ed appassionato di informatica, sono a favore di tutto questo. Ma sono a favore del digitale utilizzato per lavoro, per i videogiochi e per l’automazione. Sono a favore della semplificazione delle procedure, del risparmio di carta negli uffici, dell’informazione in tempo reale.
Non sono a favore, però, della dematerializzazione delle cose belle. Ascoltare la musica in digitale dal telefono è relativamente bello, perché questa è facilmente accessibile. Ma la soddisfazione di comprare un disco, sentire i solchi sotto le dita e metterlo sul giradischi? Volete metterla? Oppure sfogliare un album di foto, con le didascalie scritte a penna… non è meglio di scorrere le dita sul touch e leggere dei caratteri bastoncino? Non è più bello toccare e sentire il profumo di quelle foto? Le lettere, poi! Sì alle email di lavoro, alla velocità delle notizie e tutto, ma NO al far sparire la posta tradizionale. E’ meraviglioso poter toccare, sentire l’odore della carta ed avere qualcosa di materiale nel cassetto.
Stiamo de-materializzando troppo, facendo sparire ciò che di bello possiamo toccare e sentire, e non è cosa buona. Dunque, evitiamo di lasciare i ricordi in una nuvola virtuale inodore e insapore. Non mettiamo tutto in un circuito! Teniamo tutto nella sua consistenza migliore: quella reale.
Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.