1976: Apple inventa il primo PC di facile utilizzo e la Rivoluzione dei consumi rende PC e Console alla portata di tutti. Le origini dei Personal Computer raccontata negli anni della terza rivoluzione industriale.
Il motto del blog è “technology from the past and for the future”, che sta ad indicare la presenza di elementi di Retrocomputing e di nuove tecnologie. Le origini del retrocomputing si ritrovano nel retrogaming, cioè la nostalgia, nata già negli anni 90, per i vecchi videogiochi Arcade. Super Mario, Pac Man, Donkey Cong, Arkanoid e tanti altri sono solo alcuni dei titoli che hanno fatto la storia. In un’epoca che si è evoluta così in fretta, da lasciare un posto ancora grande nel cuore dei giocatori. Gli home computer, sfociati poi nei PC IBM e Compatibili alla fine degli anni 80, sono divenuti dei pezzi da collezione negli ultimi anni. Chi è appassionato di retrocomputing, ama comprare ed anche restaurare vecchi PC ed accessori. Un modo per farsi conoscere e per diffondere le nozioni sul funzionamento e, soprattutto, sulla riparazione di questi esemplari è YouTube.
Periodo Storico:
Gli anni ‘1980.
Gli anni ’80 sono i preferiti dai nostalgici, oltre ai ’60 notoriamente ricchi di prosperità economica e rapporti di distensione (proseguiti negli anni successivi) tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica. E’ stato un periodo, a mio parere, ricco di maturità politica (basti vedere la caduta del muro di Berlino nel 1989) e tecnologica.

Gli anni ’70 e ’80 sono stati comunque anni densi di avvenimenti nella politica internazionale e contraddittori. Se da un lato si assiste al rafforzamento di una linea democratica e liberale (soprattutto nell’est europeo) dall’altra si manifestano gravi squilibri economici a livello mondiale e si manifestano i primi fenomeni legati al terrorismo.
Il 1980 segna una svolta politica con il repubblicano Ronald Reagan, protagonista della politica degli USA in tutto il decennio. Sempre nello stesso anno, muore il dittatore jugoslavo Tito, in carica dal 1953. Il 2 agosto vi è la strage di Bologna, il più grave attentato terroristico italiano. A fine anno, sempre in Italia, vi è la tragedia del terremoto di scala 6,9 nell’Irpinia che causò un numero altissimo di morti, feriti e sfollati (circa 300 mila). Nel 1981 viene colpito in un attentato Papa Giovanni Paolo II, eletto pochi anni prima, nel 1978. Intanto, nel 1982 si verificano nuovi rapporti di distensione tra USA e URSS per la riduzione dei missili strategici.



Nel 1983, Craxi è il Presidente del Consiglio in Italia, Margaret Thatcher viene rieletta primo ministro britannico, Emanuela Orlandi viene dichiarata scomparsa a Roma e Richard Stallman lancia il progetto GNU, il primo sistema operativo Unix-like completamente libero. L’anno successivo, Indira Gandhi viene assassinata e muore il segretario generale del PCI Enrico Berlinguer.



Nel 1985, vi è l’importante elezione di Michail Gorbacev a Segretario Generale del PCUS e in Sudafrica vi è una pesante repressione contro la protesta dei neri, guidata dall’African National Congress di Nelson Mandela. Stati Uniti e CEE impongono sanzioni economiche contro l’apartheid.
Nel 1986, Gorbacev annuncia la perestrojka, un programma di radicale rinnovamento dell’economia e della società sovietica. In quell’anno, esplode un reattore nucleare a Cernobyl’. Il disastro provoca migliaia di morti legate in maniera diretta ed indiretta alle radiazioni, la quale provoca una forte nube radioattiva in tutta l’Europa.



Sempre nel 1986, vi è un nuovo incontro fra Reagan e Gorbacev e lo scoppio dell’Irangate. Lo scandalo sospettava che nonostante l’embargo totale con l’Iran, ci fosse comunque una vendita di armi da parte degli USA. Intanto cresce anche la tensione degli americani con la Libia e a Marzo le forze aeree dei due paesi si scontrano sul Golfo della Sirte.
Nel 1987, Tatcher viene rieletta primo ministro britannico per la terza volta e si firma uno storico trattato per la riduzione degli arsenali nucleari e la distruzione degli euromissili. Intanto, viene scoperto il buco dell’ozono sopra l’Antartide.
Nel 1988, l’URSS è scossa da spinte autonomiste e nazionaliste e si ritira dall’Afghanistan dopo otto anni di guerra. Gorbacev si incontra nuovamente con Reagan per nuovi rapporti di distensione. Intanto, termina la guerra tra Iran e Iraq con il Cessate il Fuoco proposto dall’ONU e il dittatore cileno Pinochet viene cacciato da un referendum popolare.
Il 1989 è un anno molto importante per la politica internazionale. L’armata rossa si ritira dai paesi satelliti dell’URSS e in Ungheria, Cecoslovacchia, Germania Est e Polonia dove cadono i regimi comunisti e si tengono le prime libere elezioni. In Polonia, vince il sindacato autonomo dei lavoratori Solidarnosc (solidarietà).
Il 9 novembre viene abbattuto il muro di Berlino, considerato il simbolo della guerra fredda, che da questo momento è considerata storicamente finita. In Romania, dopo un periodo di scontri tra esercito e manifestanti, il dittatore Ceausescu viene catturato e fucilato. Il 20 dicembre gli USA invadono Panama, deponendo il dittatore Noriega.
Economia:
La terza rivoluzione industriale e la new economy
Tutto inizia alla fine degli anni Settanta del ventesimo secolo, nel quale si assiste ad una svolta tecnologica che, applicata all’industria, prende il nome di terza rivoluzione industriale. La prima rivoluzione industriale, avvenuta tra Settecento e Ottocento, aveva avuto come protagonista il carbone, il vapore e il treno; la seconda, alla fine dell’Ottocento, l’elettricità, l’acciaio, e l’automobile; ai nostri giorni protagoniste sono le nuove tecnologie (microelettronica, computer, software, robot), che, una volta applicate intensivamente alle industrie, mutano radicalmente gli scenari della produzione e del lavoro.
Grazie a queste tecnologie nasce un settore economico completamente nuovo, quello della new economy, che inaugura un modello di sviluppo fondato sul risparmio dell’energia e delle materie prime, sulla ricerca scientifica e sull’innovazione.
Il protagonista di questa nuova era tecnologia è il computer, che già a partire dai primi anni Settanta non è più soltanto uno strumento i calcolo (molte aziende come la Commodore e la Olivetti producevano inizialmente calcolatrici) ma, grazie all’impiego dei transistor e dei circuiti integrati, viene applicato ai processi produttivi. Il mondo economico comincia così ad essere profondamente influenzato dall’applicazione dell’informatica e della telematica.
La computerizzazione e l’automazione industriale (robotica e cibernetica) cambiano i ritmi e i modi di concepire il lavoro nelle aziende. Mentre le macchine tradizionali erano capaci di svolgere soltanto determinate attività e movimenti, l’adozione di macchine programmabili permette maggiore flessibilità: un robot può mutare immediatamente le proprie prestazioni mediante una semplice sua riprogrammazione.
In un’organizzazione produttiva basata sui robot, inoltre, il lavoro fisico viene sostituito in misura sempre maggiore dalle competenze tecniche e professionali.
I computer nella vita quotidiana
Nel 1976 fa la comparsa nel mercato il primo computer Apple, che inaugura ufficialmente l’era dei personal computer. Non era un qualcosa di incomprensibile e poco user-friendly come l’Altair 8800, bensì un computer così come lo intendiamo noi adesso. Negli anni a venire ci saranno i PC della IBM, i Commodore VIC-20 e 64, i PC Tandy di Radioshack e tanti altri ancora che faranno compagnia alle console di Nintendo, Atari e SEGA.
Insomma, i computer e le console entrano nelle case delle persone. Non vi era più la nicchia degli esperti, ma anche un bambino poteva chiedere a suo padre di ricevere un VIC-20 sotto l’albero di Natale. E da lì iniziavano gli interi pomeriggi passati a scrivere codice e ad attendere che il datassette caricasse i videogiochi. Sì, perché all’epoca gli eseguibili erano contenuti in delle cassette simili a quelle musicali. Erano su struttura sequenziale a nastro, dunque bisognava attendere sino alla fine per poter cominciare a giocare…
Tutto questo sino a quando i PC IBM compatibili non presero il sopravvento, evolvendosi nelle nuove generazioni 386 e 486. Con l’avvento, poi di Windows 95 e dei PC molto vicini a come li intendiamo noi adesso, l’era di Commodore e degli altri PC ad 8 bit era finita.
La storia di Windows in pillole
Microsoft esiste sin dal 1975, anno in cui inizia a produrre una versione del linguaggio di programmazione BASIC per l’Altair 8800.
Fino agli anni ottanta, l’azienda ha continuato a produrre ROM BASIC per diversi produttori tra cui la Commodore stessa, che utilizzò nei suoi computer ad 8 bit sin dal Commodore PET. Nello stesso periodo la Digital Research stava sviluppando un sistema operativo che lavorasse sui supporti di memoria, il CP/M. Aveva delle funzionalità avanzate ed aveva una struttura molto simile ai terminali di Windows e Linux di oggi. Nel 1980 Bill Gates acquistò la Q-DOS, azienda che aveva creato un clone del CP/M abbastanza scadente, con una licenza che garantiva Gates la libera ridistribuzione del prodotto.
L’ascesa di Microsoft e la nascita di MS-DOS
Quando IBM, colosso dei Mainframe, iniziò a lavorare sul suo PC, chiese alla Digital Research di sviluppare una versione del CP/M per il microprocessore Intel 8086 da usare come sistema operativo standard per le nuove macchine. La società, che possedeva il S.O. dominante dell’epoca, non era molto convinta dell’accordo che IBM le proponeva: il pagamento di una licenza fissa di 250.000 dollari indipendentemente dal numero di copie del S.O. che fossero state realizzate. DR voleva invece un accordo basato sul pagamento di una royalty per ogni singola copia realizzata. Visto che le trattative procedevano a rilento, IBM contattò anche Microsoft, la quale capì invece l’importante opportunità di poter offrire non solo un S.O. ma anche altri software (come il BASIC) per i nuovi PC di IBM. IBM si accordò con Microsoft e, quando i PC IBM arrivarono sul mercato, il loro S.O. era il PC-DOS, sviluppato a partire dal Q-DOS che Microsoft aveva acquistato per questa operazione. Questo sistema fu poi distribuito nel 1982 come MS-DOS per i computer IBM compatibili.
Nasce Windows 1.0
Nel 1985, Microsoft rilascia il gestore di finestre Microsoft Windows 1.0. Non era altro che un’interfaccia grafica che si sostituiva ai comandi di MS-DOS. Sarà così fino all’avvento di Windows 95, nel 1995.
Windows 95: il grande successo
Microsoft rilasciò nel 1995 il più grande sistema operativo di sempre. Era ricco di funzionalità nuove, tra cui la predisposizione per il neonato Web e un’interfaccia di alto livello. Era un ibrido tra il 16 e il 32 bit e lavorava sui nuovi processori Pentium di Intel. Windows 95 si diffuse rapidamente tra gli utilizzatori di personal computer, permettendo alla Microsoft di affermarsi definitivamente sul mercato dei sistemi operativi e di assumere una posizione dominante anche negli anni a venire. Ciò che permise a questo sistema di diffondersi tra utenti domestici fu l’innovativa grafica, che semplificava notevolmente l’utilizzo del computer rispetto alle precedenti versioni e agli altri sistemi operativi concorrenti, ma soprattutto il prezzo molto più abbordabile rispetto a OS più costosi come quelli della Apple.
Gli ultimi vent’anni
Negli ultimi vent’anni Microsoft ha sfornato successi e fallimenti. Nella prima categoria vale la pena ricordare Windows 98, Windows 2000, Windows XP, e Windows 7. Nella seconda Windows Millennium Edition, Windows Vista e Windows 8. Di Windows ME voglio ricordare il motivo del flop che lo portò ad essere presto dimenticato. All’epoca, nel 2000, era ancora troppo presto per rilasciare Windows XP, dunque fu immessa nel mercato una versione di Windows 98 leggermente aggiornata che permettesse le vendite nel settore domestico per quell’anno.
Nel 2015, Microsoft rilascia Windows 10, segnando l’inizio di un unico sistema operativo con rilascio incrementale.



Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.