Al Linux Day, sono rimasto colpito da un volantino della Free Software Foundation Europe per promuovere il Software Libero, nel quale viene paragonato ad un cacciavite…
Un Confronto
Il Software Libero ci garantisce alcune delle libertà fondamentali che altri tipi di software ci negano. Molti di noi sono abituati a subire importanti restrizioni digitali, per questo un’analogia con un comune utensile fisico può aiutare.
Il Software Libero può essere usato come un utensile. Permetteteci di descrivere le assurde conseguenze di uno scenario dove i cacciaviti sottostanno alle stesse restrizioni imposte dal software non libero.
- I cacciaviti non sarebbero più standardizzati e funzionerebbero solo con le viti prodotte dalla stessa azienda.
- Le licenze dei cacciaviti permetterebbero solo di svitare viti. Per avvitarne una, avremmo bisogno di comprare un cacciavite più costoso dello stesso produttore.
- Solo un’azienda sarebbe autorizzata a produrre cacciaviti perché l’idea sarebbe stata brevettata. Solo in conseguenza di un costoso procedimento giudiziale potrebbe vedersi garantito il diritto di usare per esempio delle pinze per avvitare o svitare viti.
- Non ci sarebbe permessa la modifica di alcun cacciavite di nostra proprietà per adattarlo ai nostri bisogni. Sarebbe, per esempio, proibito applicare del nastro telato all’impugnatura del nostro cacciavite per evitare che ci scivoli dalle mani.
- Sarebbe illegale riparare un cacciavite rotto senza il permesso del produttore. O anche solamente smontarlo per vedere come funziona.
- Nuovi cacciaviti e nuove viti sarebbero incessantemente commercializzati. Non sarebbero compatibili con i precedenti modelli. Dovremmo costantemente comprare nuovi cacciaviti per aggiustare nuovi apparecchi o macchinari.
- Sarebbe illegale prestare o rivendere cacciaviti.
- I cacciaviti ci spierebbero di nascosto e subdolamente invierebbero informazioni su di noi a terzi (aziende o governi), senza che se ne abbia conoscenza.
Nessuno adopererebbe cacciaviti il cui uso è ristretto nella maniera descritta. Non ci sono gli estremi per accettare questo genere di condizioni. Così per gli utensili come per il software.
Le libertà che sembrano palesi per gli utensili sono possibili anche con i computer. Programmi liberi possono essere installati ovunque senza preoccupazioni. Questo perché il software libero si avvale di Standard Aperti, i tuoi documenti possono essere aperti da diversi programmi ad anni di distanza. A contrario la brevettabilità del software, i Digital Restrictions Management (DRM), gli standard chiusi, le licenze proprietarie e le condizioni d’uso vessatorie sono modi per limitare la libertà dell’utente.
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Cos’è il Software Libero?
- Uso: Libertà di eseguire il programma, per qualsiasi scopo.
- Studio: Libertà di studiare come funziona il programma e di modificarlo in modo da adattarlo alle proprie esigenze.
- Condivisione: Libertà di ridistribuire copie in modo da aiutare il prossimo.
- Miglioramento: Libertà di apportare miglioramenti al programma e di distribuirli pubblicamente, in modo che tutta la comunità ne tragga beneficio.
Perché un programma sia veramente Software libro, deve garantire queste quattro libertà a chiunque.
Da: “Libertà: cos’hanno in comune gli utensili e il Software Libero – FSFE”
Mi sembrava quasi di dovere condividere questo confronto necessario per comprendere con un esempio pratico, in cosa consiste il Software Open Source.

Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.