Tenuto oggi 28.10.2017 alla Biblioteca Comunale Acclavio, tratta il tema della privacy e della sicurezza personale.
Anche quest’anno si è organizzato il Linux Day, giornata dedicata oltre che al sistema operativo anche al software open source. Non solo, quest’anno si è parlato molto di privacy e come il software libero possa garantirla.
Tengo a ricordare che questi eventi vengono organizzati annualmente, a Taranto, da Jonix Linux User Group: un gruppo formato da persone che osservano i principi del software libero ed impegnate nel diffondere i sistemi operativi basati sul kernel Linux. Quest’anno hanno contribuito anche i ragazzi di Fare Zero Makers (Francavilla Fontana – BRINDISI).
Come già detto prima, il tema centrale di quest’anno è stata la privacy. L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni sta divenendo da un lato positiva ma anche decisamente negativa. Come detto in un esempio di Dario Palanga in “Gnu-Linux, Free Software e il futuro”:
“Se un medico può immediatamente accedere ai nostri dati clinici, può farlo altrettanto immediatamente un hacker o una multinazionale”.
Una medaglia, quindi, che ha due facce: quella dell’accesso immediato e utile dei dati ma anche quella dell’accesso indesiderato e dannoso.
Si è approfondito come proteggersi grazie al software libero. Innanzitutto, come fa il software libero ad essere più sicuro? Per due grandi motivi. Il primo è che essendo a sorgente aperto e quindi costantemente migliorato, le falle di sicurezza vengono chiuse relativamente subito. Il secondo è che il software libero è svincolato da accordi commerciali che possono includere forme di spionaggio dei dati.
Ed è anche lo spionaggio dei dati uno dei temi centrali trattatosi nel Linux Day. Oltre, ovviamente, alle solite lezioni di sicurezza che si possono trovare ricorrentemente anche sul mio blog, è stato esaminato anche un social network “a caso”: Facebook. Visto come un’agenzia di intelligence. Se ci pensate…come ha fatto Zuckenberg a creare in così poco tempo un’azienda enorme come la sua offrendo un servizio gratuito? Semplicemente con la vendita delle informazioni sui gusti, sulle posizioni e quant’altro da parte degli utenti. Non importa se queste siano riservate o meno, vengono vendute. Perciò: NON condividete sempre le vostre posizioni, NON pubblicate foto coi vostri bambini.



Le identità digitali non sono facilmente cancellabili. Ci sono tracce dappertutto della nostra identità, di ciò che facciamo e che abbiamo fatto su internet, di ciò che abbiamo pubblicato o rimosso. Se hai messo una foto che non volevi pubblicare, resterà comunque traccia di quella foto. Questo vale anche per l’accesso ad alcune categorie di siti web particolari, come quelli del Deep Web. Per evitare di lasciare tutte queste tracce, viene consigliato il browser Tor.
Soliti accorgimenti che possono salvare la nostra privacy ed evitare di renderci strumento di marketing che sono stati approfonditi e curati in questo Linux Day che si è concentrato più sul tema delicato della sicurezza che sul sistema operativo stesso.



Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.