Gli appassionati di musica, di vintage e anche un po’ quelli di elettronica sanno benissimo cosa è il Minimoog.
Il minimoog è un sintetizzatore monofonico analogico inventato da Robert Moog. Fu messo in commercio nel 1970 dalla Moog Music, e fu uno dei primi sintetizzatori di prezzo accessibile, leggeri, relativamente semplici da programmare e largamente disponibili sul mercato. Il minimoog aveva sei sorgenti di suono. Cinque di queste (tre oscillatori elettrici con forme d’onda selezionabili, un generatore di rumore, e una linea di input dall’esterno) passavano attraverso un mixer attraverso cui si poteva regolare indipendentemente il volume di ciascuna delle sorgenti. Il suono risultante veniva portato a un filtro e a un amplificatore, ciascuno dei quali aveva il proprio generatore di inviluppo ADSR. Il filtro stesso poteva essere fatto oscillare, e costituiva quindi una sesta sorgente sonora.
Insomma, a sentire tutte queste nozioni tecniche fa male un po’ la testa, ma quello che posso benissimo dire è che le combinazioni ottenibili da questo strumento sono eccezionali, e lo noterete dalle storie di successo che sono nate dal Minimoog.
Storie di Successo del Minimoog
- Rick Wakeman, sia come solista che come tastierista degli Yes
- Richard Wright dei Pink Floyd
- Deep Purple
- Kraftwerk principalmente dall’album Autobahn all’album Computer World
- Ultravox
- Vangelis
- Mark Mothersbaugh e Bob Casale dei Devo
- Jimmy Jam & Terry Lewis, tastieristi di Morris Day, Janet Jackson e Michael Jackson
- Vittorio Nocenzi del Banco del Mutuo Soccorso
- Lucio Battisti
- Flavio Premoli della Premiata Forneria Marconi
- Claudio Simonetti
- Roby Facchinetti dei Pooh
- Ghigo Renzulli dei Litfiba nell’album Insidia
- Piero Cassano e Mauro Sabbione, dei Matia Bazar
- Franco Battiato

Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.