In vista del “reintegro” di un monitor CRT (grazie alla donazione di componenti retro da parte di un caro amico) per la creazione di una mia postazione di retrocomputing, ho fatto delle ricerche per misurare l’impatto ambientale ed economico che avrebbe avuto questa vecchia tecnologia…ma come al solito, la filosofia dell’Old But Gold (vecchio ma d’oro) ci batte!
Navigando un po’ su internet, ho letto molti articoli che parlano di consumi meno elevati dei piccoli CRT rispetto ai grandi LCD! Dovrò farne altre, ma molti blog e persino wikipedia evidenziano la riduzione del consumo specialmente abbassando la luminosità o utilizzando colori poco forti.
Ho anche trovato degli “elogi’ all’antica tecnologia, che parlano dei monitor a tubo catodico come degli schermi ottimi per i videogiochi data l’alta velocità di reazione (sono certo grazie alla frequenza di aggiornamento delle immagini più alta di quella degli LCD) e i bassi tempi di latenza, oltre a colori migliori. Non mi resta che continuare ad utilizzare il mio monitor e darvi un mio parere, che già da un primo utilizzo a distanza di anni ho notato una vivacità nei colori ed una definizione abbastanza buona collegandolo al mio portatile con Windows 10. Vi aspetto, ritornando con “La rinascita di Windows 98”!
Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.