Le preoccupazioni dei possessori di smartphone Huawei sono così gravi come sembrano?
Sono passati pochi giorni dalla notizia che l’azienda cinese produttrice di smartphone Huawei perderà la licenza Android sui suoi terminali. Un colpo basso per l’azienda e per gli utenti, che sono profondamente preoccupati per gli aggiornamenti e per la sicurezza dei loro dispositivi.
L’unica alternativa prevista sarà l’inclusione della versione open source di Android. In quanto basato su Linux e su codice open source, Google rispetta le regole per il quale il software deve essere rilasciato con la stessa licenza. Questa versione ha però un grave limite: non include le applicazioni commerciali della big G come Chrome, YouTube, Gmail e soprattutto Play Store (e derivati).
Per gli utenti dei prodotti già acquistati anche di recente non ci saranno particolari problemi: non saranno bloccati o disattivati. Unica preoccupazione riguarda gli aggiornamenti che, per il momento, saranno rilasciati normalmente fino al 19 agosto. Questo periodo di tregua di tre mesi è stato stabilito come una tregua da parte degli Stati Uniti per avviare la negoziazione tra l’azienda americana e quella cinese.
La vera incognita saranno i modelli futuri: riusciranno a sopravvivere senza le app? Molto probabilmente sì. La compagnia cinese ha sicuramente le forze per mettere in piedi anche un proprio sistema operativo. Seppure lo standard sia ormai Android, potrebbe stravolgere tutto e ribaltare completamente la situazione a suo favore. Bisogna soltanto attendere, a quanto pare.

Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.