Non è richiesta una particolare conoscenza della programmazione e le app create possono essere direttamente testate sul nostro smartphone…ecco App Inventor.
Inventato da Google, è ora di proprietà del Massachusetts Institute of Technology. Nonostante questo, si accede comunque col proprio account Gmail. Ovviamente, non aspettatevi app di alto livello, la personalizzazione è davvero minima. E’ la soluzione più efficace, però, per muoversi nel mondo dello sviluppo delle app. La programmazione c’è comunque, ma è a blocchi. In poche parole, è un’ambiente come Scratch che realizza comunissime applicazioni per smartphone e tablet Android.
Questo tipo di ambiente ha i suoi pregi e i suoi difetti. I pregi sono la facilità di programmazione, l’ampio spazio alla creatività vista la minore concentrazione sul codice. Altro punto a favore è la possibilità di creare e compilare app in tempo reale sul nostro smartphone per provarle immediatamente ed apportare i cambiamenti dovuti. I difetti sono la mancanza di un’interfaccia grafica di buona qualità, poca personalizzazione ma soprattutto poca professionalità. Se abbiamo intenzione di vendere quest’app e di farla bene, non di certo possiamo affidarci ad App Inventor. Se però abbiamo bisogno di una soluzione semplice e siamo principianti, oppure vogliamo solamente un’app o un piccolo gioco senza nulla di particolare sarà più che adatta.
La programmazione a blocchi è sempre e comunque un buon punto di partenza per chi vuole diventare programmatore.
http://ai2.appinventor.mit.edu



Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.