Negli ultimi anni queste due piccole schede hanno rivoluzionato senz’altro il mondo dell’elettronica. Non solo grazie alle dimensioni contenute, ma anche alla loro versatilità. Tuttavia, ci sono delle sostanziali differenze tra Arduino e Raspberry Pi. Queste derivano poi sui progetti che si possono realizzare.
Arduino è un microcontrollore
Arduino è un microcontrollore, progettato per ricevere delle istruzioni in linguaggio di programmazione in C. E’ necessario collegarlo ad un PC, programmare i vari compiti a cui dovrà assolvere e caricare il codice sulla sua piccola memoria EEPROM. Arduino integra diverse porte di comunicazione di input e output, digitale e analogico, per controllare tantissime tipologie di dispositivi: relay, display LCD, motori, etc.

Il principale scopo di Arduino è quello di semplificare la progettazione elettronica, programmando circuiti di controllo. Con Arduino è possibile realizzare di tutto: auto elettriche, stazioni meteo, distributori automatici, robot, etc.
Arduino serve a realizzare applicazioni predefinite senza problemi. In particolare, compiti ripetitivi.
Raspberry PI è un minicomputer
Raspberry PI è un minicomputer a tutti gli effetti. Non assolve ad una serie di istruzioni precise in C come Arduino, bensì funziona anche stand-alone, con un qualsiasi sistema operativo. E’ possibile installare anche Windows sul Raspberry. Difatti, viene utilizzato per progetti concentrati maggiormente sul software che sul controllo elettronico.
Raspberry PI è noto per il suo impiego nella realizzazione delle riproduzioni di cabinati e console. Un esempio puoi vederlo nel video qui in basso:
Se il progetto è più complesso di una serie di compiti ripetitivi e si vuole ottenere un’interfaccia utente migliore e un software più avanzato, Raspberry Pi è la soluzione più adatta.
Qual è il migliore?
La scelta tra le due schede nell’impiego di un progetto è sicuramente condizionata dalla natura del progetto stesso. Entrambe si possono utilizzare subito, senza realizzare complicati circuiti elettronici o fare delle saldature.
Il punto forte è la comunità
Entrambi i prodotti sono sostenuti da una comunità molto vasta. I progettisti condividono i loro progetti DIY (do it yourself, fai da te) su YouTube, sui social e su https://www.hackster.io/. I tutorial sono davvero tanti e puoi imparare a realizzare ciò che vuoi seguendoli, aggiungendo il tuo tocco personale!



Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.