Com’era Linux nel 2000? Molte distribuzioni non ci sono più, altre continuano ad esserci. Cosa è cambiato?
Ho sempre desiderato provare una versione di Linux del passato. E infatti, sceglierò una di queste per fare un post prossimamente. Se volete aiutarmi nella scelta scrivete nei commenti quale distro potrei scegliere. L’installazione avverrà su un PC Pentium III con 512MB di RAM, adattissimo allo scopo. Un ringraziamento per questo post va al sito TuxRadar.com che con il suo articolo sulle migliori distro del 2000 ha di certo dato un enorme contribuito per questo esperimento di retrocomputing.
Come scegliere una distro nel 2000
Nei primi tempi di Linux, installarlo sul proprio computer era davvero un’impresa ardua. I pacchetti software dovevano essere direttamente scaricati e copiati sul disco fisso, mentre le configurazioni erano riservate agli utenti più esperti. Fortunatamente le prime distribuzioni dedicate al grande pubblico e cioè agli utenti medi, stavano facendo i primi passi. Si iniziarono a vedere setup con interfaccia grafica e in commercio si trovavano CD (ovviamente al solo prezzo di realizzazione del supporto) contenenti le distro. Molto spesso queste venivano, tra l’altro, offerte assieme alle riviste specializzate. Io, per esempio, ne ho una pila intera regalati assieme alle storiche riviste Chip e PC Open, oramai chiuse da un po’ di anni.

Le 8 distro del 2000
Corel Linux
Corel è un’azienda rinomata per i suoi programmi di grafica e produzione multimediale. Basti pensare a CorelDraw, il grande mago che c’è dietro alla grafica di questo blog. All’epoca si era data anche ai sistemi Linux, ma solo per un paio di anni.



Fu accolto dal pubblico con grande entusiasmo, anche grazie al suo setup abbastanza semplice ed intuitivo. Venne visto come un potenziale competitore di Mac OS e Windows (insomma, come una sorta di Ubuntu dei giorni nostri) ma la sua vita finì subito a causa dei problemi sorti con l’uscita della versione successiva a quella qui sopra.
Punteggio TuxRadar.com: 3/5
Definite Linux 7.0
Definite Linux era una derivazione del più popolare RedHat, ma con funzionalità aggiunte e il supporto all’inglese britannico. Il punto di forza di questa distro era l’installazione di soli 30 minuti. Un tempo record per l’epoca. Erano inclusi GNOME e KDE, le quali non erano molto alterate rispetto alla versione originale.
Includeva anche funzionalità dedicate ai server, come il RAID, la connettività ISDN e la crittografia a 128 bit per Netscape.
Punteggio TuxRadar.com: 4.5/5
WinLinux
WinLinux aveva la possibilità di essere installato a fianco di Windows, direttamente come un’applicazione. Possedeva, infatti, un setup normalissimo e abbastanza semplice. Se non fosse stato tradotto male e avesse avuto più documentazione, sarebbe stato davvero eccellente.



Punteggio TuxRadar.com: 2/5
RedHat
RedHat rimane sempre e comunque uno standard di fatto per chi vuole utilizzare Linux in ambito professionale. E’ vero, è una distro “a pagamento”, ma il suo cuore sarà sempre libero. Ed è proprio questa libertà al suo interno che ha reso la diffusione delle sue innovazioni (come il formato .RPM) alle versioni che tutti conosciamo. Ha sempre posseduto l’interfaccia GNOME ed ha sempre avuto funzionalità avanzate e all’avanguardia sia per l’utilizzo Desktop che Server.
Punteggio TuxRadar.com: 4/5
Debian/GNU Linux 2.1
Debian, rispetto alle distro viste in precedenza, non appartiene a produttori commerciali ma ad una associazione benefica nel pieno spirito open source. Non dimentichiamoci mai che è grazie a Debian se esiste Ubuntu. Semplicemente quest’ultimo deriva direttamente da questa distribuzione Linux. Già diciotto anni fa includeva i pacchetti .deb simili ad .rpm i quali evitavano installazioni lunghe e complesse per le comuni applicazioni. Unico difetto era l’installazione un po’ complessa e senza interfaccia grafica. Questo lo posso confermare anche io a causa dei miei tentativi falliti di installare Debian Woody.



Punteggio TuxRadar.com: 4.5/5
Linux-Mandrake 7.0
Ho iniziato proprio con lui nel lontano 2006, assieme a Knoppix. E’ di sicuro la migliore distribuzione Linux dell’epoca. Completa e facilissima da installare (più di Windows). Era una versione riveduta e corretta (molto corretta) di RedHat ed includeva l’interfaccia KDE che quest’ultima aveva sempre rifiutato.
Punteggio TuxRadar.com: 5/5
Caldera OpenLinux 2.3
Caldera OpenLinux non ha particolari dettagli. E’ abbastanza simile agli altri e risultava abbastanza facile da installare.
Punteggio TuxRadar.com: 4/5
SuseLinux 2.3
Mai sentito parlare di Suse Linux? E’ una distribuzione di certo storica, caratterizzata dal suo camaleonte verde. La sua installazione e la sua configurazione erano gestiti tramite YaST – Yet another Setup Tool. Questo configuratore gestiva tutto l’aspetto hardware e relativo all’installazione di Suse Linux.
Punteggio TuxRadar.com: 4.5/5
Quale versione vorresti in prova tra queste 8? Di quale vorresti scoprirne i dettagli per fare un confronto con la sua controparte moderna? Scrivilo nei commenti!



Blogger e scrittore ventenne nato a Taranto. Collabora con diverse agenzie di marketing digitale e operativo. Ha pubblicato il manuale Windows 10: Guide e Soluzioni e il libro di narrativa storica Cronache di un Palazzo Abbandonato.